Oltre la mitologia: benessere e salute con le piante Natalizie.



Natale è fatta di magia, riti, usanze e profumi. E qui, tra l'albero, la neve ed il freddo non mancano le "piante di Natale" con uso nella erboristeria casalinga. A questo punto è molto importante sottolineare che alcune di loro, oltre che belle, sono anche tossiche (tra cui ceno la rosa di Natale, il vischio che tra l’altro veniva usato dalle nostre nonne sotto forma di decotto in casi di geloni e pelle screpolata). Mi preme scrivere sull'uso dell'abete come albero da addobbare e ammirare nel salotto solo se avete la possibilità nell'avere cura di lei non solo in questo periodo, ma anche nel suo idoneo impianto. Nel caso in cui vivete in città e lo stile di vita metropolitano non ve lo permette, scegliete uno eco sostenibile o riciclata, usandola ogni anno, così farete un regalo all'ambiente oltre al vostro conto in banca.
Per questo ho pensato all’anice, alla cannella ed il must pungitopo.

Buona lettura ed aspetto i vostri commenti! A presto!

1. Anice, ouzo dei greci,pastis dei francesi e i liquori di Plinio.

Questi semi aromatici con sapore di liquirizia candida (che nel vocabolario botanico sarebbero dei frutti) hanno avuto un'influenza non solo in cucina e in profumeria ma anche in medicina. Partiamo da Ippocrate che la consigliava per l'eliminazione del muco nelle vie aeree, Teofrasto nel mettere l'olio vicino al letto come foriero di dolci sogni, il naturalista romano Plinio e la medicina cinese contro l'alitosi e digestiva per poi continuare così fino ai nostri giorni.
 Trova uso sicuro come
Rimedio bechico cioè per il trattamento della tosse, bronchite e asma, questo grazie alla presenza di creosolo e Alfa pinene nella sua parte aromatica che aiutano a fluidificare le secrezioni bronchiali e facilitarne l'espettorazione.
Rimedio digestivo grazie alla presenza di anetolo
Disturbi femminili e maschili perché contiene dianetolo e fotoanetolo simili all'ormone femminile (estrogeno). In questo caso lascerei la scelta all'erborista oppure al fitoterapista di fiducia in quanto non ci sono studi che affermano sicurezza sufficiente per un uso sicuro per le donne in gravidanza (contro le nausee), in allattamento (aumento della produzione di latte o galattagoga), neonati ( per le prime coliche). Però si può utilizzare tranquillamente in casi di ciclo irregolare e come blando estrogeno per alleviare i disturbi della menopausa. Invece per i disturbi maschili aiuta a prevenire oltre che rinforzare la cura di alcune forme di cancro prostatico.
Alcune possibilità interessanti sarebbero nel trattamento dell'epatite e della cirrosi.
Si prepara l'infuso schiacciando leggermente 1cucchiaio da te di frutti per 1 tazza di acqua bollente. Si lascia in infusione per 10-20 minuti e poi si filtra. La dose massima è di 3 tazze al giorno.

 2. Cannella, un trofeo asiatico.

La cannella, oltre ad essere un gradevole aromatizzante, è anche uno dei rimedi più antichi del mondo. La scienza moderna ha confermato il suo potere.
Nella prevenzione delle infezioni perciò la sua presenza nei dentifrici e collutori è a non solo scopo aromatico ma anche anestetico. Essa elimina molti funghi e batteri ed è per questo motivo che uno studio tedesco ritiene che la carta igienica vada cosparsa con la polvere di cannella per evitare la candida e l'E. Coli.
Come antidolorifico. Qui il suo uso è molto interessante in quanto va cosparsa la sua polvere su piccole ferite, tagli o sbucciature anche da cucina fungendo anche da antisettico oltre che Allevi il dolore.
Come digestivo.
Disturbi femminili. Stessi accorgimenti dell'anice. Qui le idee degli erboristi moderni vanno in contraddizione con l'evidenza storica attribuendole attività sedative dell'utero.
Ci sono Delle possibilità interessanti secondo alcuni ricercatori giapponese nel ridurre la pressione arteriosa perciò chi soffre o tende ad avere ipertensione arteriosa il consumo in più non fa altro che aiutare che contrastare.
Si prepara l'infuso schiacciando leggermente 1/2 fino a 3/4 cucchiaini da tè di frutta per una tazza d'acqua bollente. Si lascia in infusione per 10/20 minuti e poi si filtra. La dose massima è di 3 tazze al giorno.

3. Pungitopo: “Talismano che allontana i mali”

Dal medioevo, Diosoride, Plirio, antichi Romani fino ad oggi, questa pianta chiamata anche rusco ha incontrato riti e usi in erboristeria. Va utilizzato il rizoma nel taglio tisana con indicazioni
nelle affezioni urinarie, anti-nefretica, contro i calcoli renali, questo grazie alle sue proprietà drenanti;
come vasocostrittrice, varici, postumi di flebiti, antiemorroidale e anti-edematosa. Sia in cosmetica (con applicazione topica nella parte interessata) che in fitoterapia grazie principalmente ad un fitocomplesso composto da saponine steroidee (agliconi, ruscogenina, ruscina, neuroruscogenina), flavonoidi (rutina, rutoside), calcio, potassio, tannini, polifenoli, fitosteroli, olio essenziale, resina, glucosidi (ruscosidi), cumarine, sparteina, tiramina. Questo fitocomplesso aumenta la resistenza dei capillari e ne normalizza la permeabilità, in questo modo si ha una piccola fuoriuscita di liquido e di conseguenza la riduzione del sanguinamento.
Nei casi di insufficienza venosa perché aiuta il ritorno del sangue dalla periferia verso il cuore.
Con il decotto si possono fare degli impacchi (utilizzo cosmetico) oppure si può bere. Per un effetto più marcato sarebbe utile utilizzarli in sinergia entrambe le modalità.
Incontra un impiego molto interessante d’estate nel trattamento della cellulite, lampade, eritemi solari ma anche nella caduta dei capelli e come dopo barba.
Il decotto si prepara come l’anice stellato e con le stesse dosi. Qui vi ricordo di utilizzarlo anche topico (uso cosmetico).

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